Tramonto sul mare

“Ma, io so quando ti siedi, quando esci, quando entri e quando t'infuri contro di me.” (2 Re 19:27)

Nel capitolo 19 del secondo Libro dei Re troverete la storia di come l’Eterno degli eserciti liberò Gerusalemme dagli assiri in una circostanza particolare. Mi è capitato di leggere questa storia più volte nel corso degli anni e, tutte le volte, questo verso che ho preso in considerazione per la riflessione di oggi mi ha colpita in maniera particolare. Lo stesso verso lo troviamo in Isaia 37 dove si parla della stessa storia.

Sono QUATTRO le azioni che il Signore mette in evidenza e che vengono compiute, in questo caso, da un nemico di Israele. Sono quindi azioni compiute direttamente contro Dio.

In Ezechiele 20:5-6 troviamo scritto “Di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano, per fare un giuramento alla discendenza della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, e alzai la mano per loro, dicendo: 'Io sono il SIGNORE, il vostro Dio'. Quel giorno alzai la mano, giurando che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese dove scorrono il latte e il miele, il più splendido di tutti i paesi.”

Dai versetti citati, noterete che il Signore ha fatto un giuramento al Suo popolo nel passato, possiamo dire che questo giuramento è valido ancora oggi per tutti coloro che fanno parte della Chiesa di Gesù. Tutti i credenti provenienti dai due popoli (Ebrei e Gentili) attendono il Rapimento da parte del Signore Gesù che ci porterà nel posto che avrà preparato per noi (la nostra terra promessa).

Quando il Signore fa un giuramento, lo adempie. Ricordiamoci che Egli è il Signore, l’Iddio fedele. Noi possiamo venire meno ma Lui no, non è nella Sua natura quindi non può!

Tornando al versetto nel secondo Libro dei Re, ci sono diverse cose che mi hanno incuriosita.

Prima azione - “Ma io so quando ti siedi”: Sedersi equivale a volte a riposarsi da qualche lavoro, oppure ci sediamo proprio perché il nostro lavoro richiede quella determinata posizione. Ci sediamo a tavola, ad un banco di scuola, ci sediamo anche sul pavimento ma non è questo che voglio sottolineare. Quante volte ci sediamo e stiamo lì a riflettere sulla nostra vita per cercare di prendere delle decisioni? Nel caso specifico del versetto, Dio sapeva esattamente che il re assiro meditava solo morte e distruzione per Gerusalemme. Dio lo sapeva, aveva osservato ogni minimo dettaglio riguardante quella situazione.

Seconda, Terza e Quarta azione - “… quando esci, quando entri e quando t’infuri contro di me.”: Dunque, il re d’Assiria si siede per meditare il male, probabilmente dopo averci pensato torna ai suoi obblighi istituzionali ed esce per controllare le sue truppe, per discutere con i suoi generali ecc. Ad un certo punto nel brano biblico leggiamo che assedia Libna e che il re di Etiopia gli vuol fare guerra. Quindi manda a minacciare il re Ezechia, cercando di fargli perdere la fede nel suo Dio. Il re d’Assiria si infuria letteralmente contro Dio, infatti troviamo scritto in Isaia 37:24 “Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri io sono salito in cima alle montagne, sui fianchi del Libano; io abbatterò i suoi cedri più alti e i suoi cipressi più belli; arriverò al suo più remoto nascondiglio, alla sua magnifica foresta.”

E la risposta del Signore non si fa attendere, al verso 29 leggiamo “Poiché ti sei infuriato contro di me, e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello al naso, e il mio morso in bocca e ti farò tornare per la via da cui sei venuto.”

Se riflettete un attimo, non ci vorrà molto prima di rendervi conto che sedersi, uscire, entrare e infuriarsi è esattamente ciò che facciamo noi molte volte pur avendo fatto un’esperienza col Signore e averlo conosciuto. Quanti continuano ad accusarlo se non ottengono quello che vogliono? Ci pensiamo, valutiamo tutte le cose che secondo il nostro modestissimo parere Lui non avrebbe dovuto far accadere nelle nostre vite, e infine ci infuriamo dandogli la colpa. Può essere che il re d’Assiria si sia infuriato perché stava finalmente per attaccare Gerusalemme, ma la notizia che il re di Etiopia si era mosso per fargli guerra in quel momento non gli avrebbe permesso di portare a termine quel disegno nefasto? Probabilmente sì!

Ricordiamoci che Dio è per noi quando noi siamo con Lui! Egli ci ama, Egli ha giurato, Egli porterà a compimento ogni cosa che ha promessa, non permettiamo a noi stessi di guardare indietro come la moglie di Lot. Dio sa cosa pensiamo, come agiamo, sa quando ci arrabbiamo e quando siamo tristi se il Suo intervento in qualche modo a noi sembra che tardi. Lui ha predestinato chi avrà fede in Cristo alla vita eterna, ci ha creati, ci ha giustificati col sangue di Cristo e ci glorificherà un giorno! Vedete? Alle quattro azioni compiute dal re d’Assiria, e io aggiungerei da ogni uomo ribelle e sprezzante nei confronti del Signore, lo Spirito Santo fa corrispondere quattro azioni del piano di redenzione di Dio per l’umanità! Oltre ad essere una cosa meravigliosa è altrettanto incredibile. Ai pensieri di male Dio risponde con pensieri di pace e di giustizia per amor nostro e del Suo glorioso nome!

Voglio concludere con una esortazione. Filippesi 4:7 “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.”

A Dio sia la gloria!

V.D.S.

 

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