paesaggio fertili vallate

Una volta mi trovai a parlare del Signore Gesù con una persona. Mi disse che al tempo in cui Egli visse, nel resto del mondo, ci furono molti altri eroi che diedero la propria vita per il loro Paese. Secondo questa persona, Gesù non fu un eroe ma una persona innocente che morì ingiustamente e che quindi meritava soltanto rispetto, dato il suo tentativo di contrastare la classe politica dell’epoca. A quei tempi non avevo molta conoscenza della Parola di Dio, ero lontana coi pensieri e col cuore dal Signore. In seguito, quando iniziai veramente ad interessarmi al Signore, quelle parole dette anni prima mi tornarono alla mente. Compresi una cosa importante. Io e quella persona avevamo lo stesso pensiero all’epoca, ma mentre lei restò ferma nella sua convinzione, io continuai ad indagare e a cercare tutte le spiegazioni possibili che smentissero l’idea che mi ero fatta sulla vita del Figlio di Dio.

Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire (Romani 5:7)

Sicuramente Gesù è stato un personaggio storico, un uomo che è nato ed è vissuto sulla Terra e che ad un certo punto ha iniziato il suo ministero. E quando lo Spirito Santo iniziò la sua opera nel mio cuore, capii finalmente che il Signore era venuto tra di noi con uno scopo preciso, predeterminato e che soltanto Lui avrebbe potuto portare a termine. Nessun altro eroe vissuto ai tempi di Gesù, avrebbe mai potuto compiere un sacrificio di quella portata per la salvezza di tutta l’umanità. Quella persona diceva che Gesù meritava il rispetto ma non l’adorazione. Non lo riconosceva come Dio, quindi in base alle sue valutazioni era soltanto un uomo perbene che fu accusato ingiustamente e morì nell’indifferenza, come tanti altri.

Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. (Isaia 53: 7)

È scritto nel Libro di Isaia che “Maltrattato si lasciò umiliare”. Proviamo ad immaginare: I soldati romani lo stavano maltrattando e spintonando, alcuni presero anche a sputargli in viso e a schiaffeggiarlo. Fu anche frustato con violenza. Voglio ricordare che storicamente l’esercito romano era feroce con i prigionieri. Era capace di esercitare ogni sorta di brutalità. Gesù avrebbe potuto ordinare in quel momento stesso ai suoi angeli di intervenire, Lui era ed è il Re dei re e il Signore dei Signori ma in quel frangente aveva scelto di lasciarsi umiliare in quel modo.

Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d'animo. (Ebrei 12:3)

Sopportò una ostilità indescrivibile da parte di uomini peccatori che col suo sacrificio, pur avendo agito in una maniera così brutale, avrebbero in seguito potuto essere salvati se si fossero ravveduti delle loro azioni inique. Sopportò perché ci amò fino alla fine.

Noi abbiamo una mente molto limitata, quindi attualmente non riusciamo a comprendere appieno il valore di quel sacrificio. Mi spiego meglio. L’amore che Dio ha avuto per noi, oltre ad essere eterno, va al di là della nostra prospettiva umana. Tuttavia lo Spirito Santo ci spinge a credere in quell’amore e nel sacrificio di Gesù per noi, esercitando un’attrazione particolare nelle nostre vite. A mio parere, di quell’amore sublime noi afferriamo ancora poco. Quando saremo con il Signore, sapremo in che modo egli ci ha preconosciuti ed amati.

Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; (Romani 8:29)

Il Signore Gesù sarà il primogenito tra molti fratelli quando saremo in Cielo con Lui. In vista di questo, morì sulla croce al posto nostro. Quando subì le tante umiliazioni durante la sua vita, nella sua famiglia terrena, tra i suoi conoscenti che molto probabilmente lo deridevano… Quando fu condotto al Calvario, l’immagine che aveva in mente era la gloria che lo aspettava insieme a tutti i riscattati! Quella visione futura ebbe la meglio sulle sofferenze, e noi diamo gloria a Dio per questo!

Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. (2 Timoteo 3:12)

Cari fratelli e care sorelle in Cristo, la nostra vita fino a che saremo su questa Terra sarà caratterizzata anche da momenti difficili. Il Signore lo sa, conosce le nostre sofferenze e ci è vicino. Egli ci donerà la forza in ogni situazione, ricordiamoci che  "in lui viviamo, ci muoviamo e siamo”; è il Signore che opera in noi e sarà con noi sino alla fine dei nostri giorni!

V.D.S.

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