Scacchi

MECCANISMI DI CONDIZIONAMENTO DEI MEDIA

Ciò che vediamo rimane impresso più di quanto immaginiamo. Avete mai fatto caso quando la mattina ci svegliamo? Per qualche minuto prima che il cervello si metta in moto in maniera cosciente e normale, vi è come un affollamento dei pensieri, scene del film che abbiamo visto la sera prima, ecc. Se ci lasciamo andare passivamente la mente rivive tutte le scene già viste, quelle magari più impressionanti, e siamo portati a riprovare le stesse emozioni forti…

È come se “il motore della coscienza” si ricollegasse automaticamente alla sera prima per riprendere il via. Subito allora due considerazioni:

1) Evitiamo la sera di vedere scene emotivamente “forti”, perché anche se non ce ne accorgiamo producono nel nostro cervello una impressione intensa, come una stampigliatura che potrebbe rimanere a lungo.

2) La mattina prendiamo le redini dei nostri pensieri riportandoli a Dio, lodandolo ed affidandoci allo Spirito Suo che ci guidi e ci protegga.

Anche i Videogiochi al computer o alla Playstation non sono semplici giochi innocui, non è come nella mia generazione quando i bambini mettevamo i soldatini per terra: è un’attività complessa che investe il cervello, lo eccita, lo carica in cerca di uno sfogo e non trovandolo lo lascia spesso carico, come una molla pericolosa. E questo avviene dall’età della formazione quando i ragazzini ancora non sanno distinguere il bene dal male e dura tutta la vita!! A volte basta uno scossone magari per inavvertenza e la molla scatta con il suo potenziale distruttivo. Quante volte dei ragazzi sono “esplosi” sparando realmente a destra e sinistra magari proprio nelle scuole o con i compagni che odiavano? Quante ore davanti allo schermo giocando ai videogiochi avevano accumulato prima?

I moderni videogiochi sono il frutto di complessi software che investono molte parti del nostro cervello e impegnano spesso anche il corpo. All’inizio forse erano messi sul mercato solo per fare soldi, ma oggi la stragrande maggioranza dei moderni videogiochi modificando opportunamente la presentazione, la capacità di fare presa e di condizionare le menti sono usati come richiamo di casetta per temi più o meno espliciti quali la violenza, il sangue, l’odio, la prostituzione, la corruzione e la rapina. E la cosa più preoccupante e che spesso a fare uso di questi videogiochi sono i più giovani, fin dalla più tenera età e senza alcuna reale supervisione!

Un esempio della gravità di alcuni di questi videogiochi, che pur a prima vista possono sembrare innocui, può essere la polemica di tempo fa su un giochino dal nome "Rimbalza il clandestino" che un noto gruppo politico italiano  tempo fa immesse su Facebook dove “Cliccando con il mouse in prossimità dei barconi zeppi di immigrati, il giocatore deve cercare di respingerli in mare, prima che scompaiano dal monitor” (1). L’obiettivo del gruppo politico all’epoca era di rivolgersi ad un target giovane utilizzando un linguaggio semplificato e uno strumento, il gioco, in grado di attirare l'attenzione. Attraverso l’innocuo e banale giochino così si tentava di mascherare un progetto culturale e politico di stampo razzistaUna vera e propria educazione all'intolleranza, all'odio, al cinismo, all'esclusione del diverso.

Questo particolare esempio sta lì a ricordarci che in alcuni casi può sussistere volontariamente una certa volontà non di diffondere un semplice gioco, ma di diffondere l’idea, la convinzione, la carica emozionale negativa usando come mezzo apparentemente “innocuo” un determinato gioco. 

In definitiva, dinnanzi a questi ed altri simili condizionamenti non dobbiamo restare passivi ma cercare di trovare delle difese! Analizziamo sempre le nostre possibilità. 

R.R. (aggiornato da G.C.)


(1) Tratto da http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/08/22/AMq1M4qC-rimbalza_figlio_clandestino.shtml?hl

 

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