Prendersi le proprie responsabilità

(Pubblichiamo il riassunto di una buona predica di un pastore evangelico che ha preferito rimanere anonimo)

[…] Un pastore ha un ruolo nella chiesa, ma non può avere TUTTI i ruoli; ed è giusto che sia così. Ciò che il Signore ha dato a te, può non averlo dato a me. Io posso avere dei limiti ed è bene che condivida con voi le responsabilità. Ma perché questo avvenga è necessario rispondere personalmente al richiamo di Dio. Non dovete aspettare che il pastore vi dia l’incarico, dovete agire! Agire non per me, non per il pastore, ma per il Signore! Perché vi sentite spinti da Lui. È proprio nell’insieme, come abbiamo letto oggi, chi in un modo chi in un altro, secondo la misura della fede e dei doni dello Spirito Santo che costituiremo la vera Chiesa. Non dobbiamo subito pensare a chissà cosa, guardiamoci intorno… ricordo una chiesa meravigliosa dove una semplice credente ha detto al pastore: “ci sarebbe questo problema, per questi bambini abbandonati…” il pastore non ha fatto altro che pregare per lei ed incoraggiarla, la chiesa ha pregato, sono state raccolte delle offerte… è stato fatto un piccolo passo organizzando un campeggio per alcuni bambini sfortunati… l’anno dopo visto il buon esito si è ripetuta l’esperienza ed altri hanno partecipato… poi si sono aggiunte altre chiese... In pochi anni si è arrivati ad occuparsi di tutte le migliaia di bambini che avevano subìto abusi di quella città. Vedete? Da un piccolo passo di una credente!  È tempo di agire, di assumersi in prima persona delle responsabilità! Non aspettate dietro ai banchi che il pastore vi dia da fare qualcosa! Non siete qui per il pastore ma perché Il Signore vi ha chiamati per un incarico! E tutti ne abbiamo uno.

Io ho risposto alla chiamata di Dio, ho consacrato la mia vita al Suo servizio in questo ministerio pastorale in cui credo. Può darsi che in alcune cose sia carente. Ma la Chiesa siamo tutti noi. C’è bisogno di te perché quello che fai tu non lo può fare nessun altro. Però devi rispondere anche tu con un piccolo gesto alla chiamata del Signore. Facciamo che oggi ognuno di noi, nel proprio cuore, risponda offrendo se stesso al servizio di Dio secondo la volontà di Colui che qui l’ha chiamato. Guardiamoci intorno: nel nostro condominio, tra i conoscenti… qui in chiesa… quante persone bisognose che avrebbero bisogno di una preghiera, di conforto, di sostegno o semplicemente di una parola buona…

È tempo di agire, di assumersi le proprie responsabilità. Sentite un’inclinazione al bene? Fatela! Partite! Agite! Non aspettate che il pastore vi chiami. Il servizio del credente non è di venire in chiesa e basta. In chiesa si viene per ricaricarci, per poi portare il nostro frutto.

Le grandi opere partono così, da piccoli gesti sospinti dallo Spirito di Dio…  dopo, vengono i grandi risultati ed il Signore amplifica le nostre buone azioni rendendole potenti! Cosa disse l’Eterno a Gedeone che diceva “ho poca forza”?  Disse “Vai con la tua forza!”, vai con la forza che hai!

Un pastore anonimo

 

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