Non vedo, non sento, non parlo

DOMANDA: Una persona credente, per motivi di lavoro, ha passato qualche giorno in compagnia di altre persone non credenti che bestemmiavano o parlavano sempre con doppi sensi o raccontavano fatti cruenti o esperienze di sesso in modo fin troppo esplicito; questo gli ha comportato turbamenti e difficoltà anche nel dormire. Ci chiede se è normale, se ha sbagliato in qualcosa e come potrebbe fare. 

RISPOSTA: Quando domandarono a Gesù spiegazioni sulla contaminazione di certi cibi, Egli spostò il discorso sulle passioni che agitano i cuori degli uomini individuando in esse la causa della maggiore contaminazione, più spirituale e morale che fisica:

“[Gesù] Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».” (Marco 7:20-23) 

È praticamente impossibile frequentare solo ambienti e persone “asettiche”, privi di quella passionalità che potrebbe turbarci. Del resto, basta accendere la televisione o vedere uno dei film che vanno oggi.

Non c’è da meravigliarsi se alcune cose ci agitano, anzi più siamo "spirituali" e più restiamo scandalizzati, piuttosto, per quanto possibile, dovremmo difenderci da tutto questo con una attenta prevenzione. Pensa all’antivirus che hai nel computer; oppure immagina di dover camminare nel mondo con una tuta protettiva, simile a quella antivirus, solo che invece di essere reale è una protezione spirituale dei tuoi pensieri. La vigilanza cristiana potrebbe svolgersi in due fasi:

Prima fase: non partecipare a quanto si sta dicendo se ciò è sconveniente (questo è uno sforzo di volontà nostra personale). È importante perché la tolleranza a certi discorsi causa facilmente una dipendenza, da cui poi è molto più difficile uscire.

Seconda fase: sta nel confidare in Dio sempre e pensare a Lui spesso durante la giornata. Questa presenza dello Spirito di Dio automaticamente fa allontanare le cose che possono far del male alla nostra mente e al nostro spirito e all’anima. Questo è un atto come di un sottofondo di preghiera costante.

Sarebbe bene evitare le persone che bestemmiano e sono troppo scurrili; se non è possibile si possono invitare a non bestemmiare. Non sempre troviamo il coraggio di riprenderli, ma possiamo stare distanti fisicamente o psicologicamente quel tanto che basta.

Proviamo poi a non lasciare la mente vuota o libera in se stessa di ascoltare e partecipare a tutto (ad es. a maldicenze o barzellette volgari) ma riempiamo la mente di pensieri nostri con il Signore, di lode a Dio. Se gli altri bestemmiano, tu loda il Signore! E se ce la fai prega il Signore anche per loro, perché spesso, davvero non si rendono conto di ciò che dicono, facendo del male a se stessi e agli altri.

R.R.

 

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