Pregare

DOMANDA: Fratello, ma quando noi chiediamo a Dio di intervenire nel nostro tempo in una determinata situazione gli stiamo chiedendo anche di cambiare il percorso della nostra vita?

RISPOSTA: Direi di sì. Ma proviamo a chiarire meglio: il nostro rapporto con il Signore è appunto una relazione tra due “persone”, tra due volontà, che per definizione si rispettano, perché per il Signore la libertà di scelta dell’uomo è basilare.

Da questo scambio di “intenzioni” scaturisce una risultante equilibrata. Voglio dire che quella che chiamiamo “preghiera” è sempre un rapporto con degli scambi e degli assestamenti.

Quando uno chiede a Dio di intervenire nel suo tempo in una determinata situazione vorrebbe cambiare le cose che, secondo lui, non vanno come dovrebbero andare. Quindi vorrebbe cambiare il corso della vita in quel momento (sua o di altri) per come si presenta, che per lui non va bene.

Il primo punto è che lo Spirito Santo, Il Quale ci suggerisce come pregare, tende a sospingere le nostre preghiere secondo la perfetta volontà di bene di Dio. Teoricamente una preghiera sospinta dallo Spirito Santo è già in linea con la volontà di Dio, già accolta, e tende già a modificare il corso delle cose per il nostro bene.

In fondo l’uomo era destinato alla maledizione eterna per via del peccato originale, e il Signore Gesù, con il Suo rapporto di ubbidienza al Padre, con la Sua missione, ha modificato già il corso della nostra esistenza: da destinata alla morte eterna a destinata alla vita eterna.

Ma non sempre, per vari motivi, quando preghiamo presentiamo preghiere secondo questa linea.

L’intercessione, ad esempio, è la preghiera a Dio per i meriti di Gesù a favore di un’altra persona che magari in quel momento sta male o non è in grado di capire. È una buona cosa e spesso potente e risolutrice, tuttavia, da come capisco io, Dio non trasforma magicamente quella persona da cattiva in buona. Egli, magari accogliendo la nostra preghiera, potrà fornire a quella persona dei mezzi favorevoli per poter cambiare; potrà anche risolvere una certa situazione gravosa in quel momento, tuttavia la scelta finale - se riconoscere il Signore e rispettarLo oppure no - rimane sempre nella libera volontà dell’uomo, e quella, secondo me, determina il vero cambiamento della nostra vita.

R.R.

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