demoni che cadono

Genesi 6:1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie, 2 avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte.

DOMANDA: Genesi 6:2-3 chi sono i figli di Dio? Si riferisce al popolo di Israele o agli angeli?

RISPOSTA: Su chi siano in questo passo i “figli di Dio” vi sono alcune ipotesi: secondo alcuni sarebbero i figli di Set cioè della discendenza di Caino; secondo altri sarebbero dei sovrani che volevano costruirsi degli harem; ma io penso che si tratti di angeli. Non di angeli generici, ma di angeli disubbidienti, che sovvertirono e violarono l’ordine naturale dato da Dio sulla procreazione data all’uomo.

Essi si macchiarono di aberrazioni sessuali e per questo furono poi scaraventati nell’abisso (“angeli caduti”) in attesa del giudizio finale (1).

Per molti, gli angli sono creature solo spirituali che non possono procreare, basandosi su Matteo 22:30 “Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli nei cieli.”. Ma Gesù non disse che non potevano procreare, bensì solo che nei cieli non si prende né si dà moglie. Del resto molto spesso gli angeli si sono presentati in forma umana (Gen 18:1-5 – da qs passo si intuisce che i due angeli di Sodoma avevano connotazioni ed emozioni umane).

L’Eterno ha sempre proibito all’uomo di fare degli ibridi, unione di animali diversi, piante diverse, semi diversi, e persino tessuti troppo diversi tra loro. Non si tratta di razzismo ovviamente ma di una indicazione per prevenire degenerazioni dell’ordine delle cose come le ha strutturate Dio. Questo riguarda non solo il campo fisico ma anche morale e spirituale. Troppe variazioni genetiche genererebbero prodotti che non portano a nulla di buono per il nostro futuro. Anche in natura ad esempio, si vede come l’unione di animali diversi genera animali sterili, come il mulo (2).

Una considerazione generale che possiamo fare oggi è che la corruzione fisica mentale spirituale è tale che “l’ibrido” è quasi la normalità. Da questa situazione irreversibile il nostro sistema finirà con l’autodistruzione, salvo un rimanente che, senza fanatismo ma con una sana fedeltà alle indicazioni divine, confiderà in Lui.

 


FONTI: note bibliche di J. MacArthur; commentario di W. MacDonald.

 

NOTE

(1) Giuda “6 Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. 7 Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.”

(2) Il mulo è un ibrido quasi sempre sterile a causa del suo corredo cromosomico dispari (63 cromosomi) e deriva dall'incrocio tra l'asino stallone con 31 coppie di cromosomi e la giumenta con 32 coppie di cromosomi. La sterilità di questo animale è dovuta al fatto che, avendo un corredo poliploide dispari, alla meiosi non arriva quasi mai ad appaiare i suoi cromosomi nella maniera giusta e non riesce a formare gameti "normali". È rara, ma occasionalmente riportata, la nascita di un esemplare partorito dalla femmina del mulo, che talvolta raggiunge l'estro e conserva il feto fino a partorire un puledro derivato dall'accoppiamento con un maschio di asino o cavallo. Di contro lo sperma del mulo non è fertile e quindi la riproduzione dell'esemplare maschile del mulo non è possibile. L'ibrido derivato dall'incrocio contrario (cavallo stallone e asina) si chiama bardotto. [https://it.wikipedia.org/wiki/Mulo]

 

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