Gesù parla ai dodici apostoli

DOMANDA: PERCHÉ GESÙ COSTITUÌ I DODICI IN Marco 3:14 COSA SIGNIFICA, PERCHÉ NON TREDICI APOSTOLI?

RISPOSTA: Per una risposta secca il motivo è semplice: perché erano rappresentativi delle dodici tribù di Israele (che appunto sono dodici e non tredici)

Siccome però è bene abituarci ad approfondire le Scritture, per una risposta più articolata prendiamoci più spazio:

Il versetto 13 da solo (ne costituì dodici per tenerli con sé) non va bene. Prendendolo da solo infatti darebbe l’idea di un gruppetto costituito da Gesù per essere tenuto con Sé e basta.  cerchiamo di dare più apertura al passo: 

Mar 3:13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figli del tuono; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradì.

Leggiamo che un commentario ci dice qualcosa in più: “Il numero dodici corrisponde alle dodici tribù di Israele e vuole far capire che la chiamata di Gesù è rivolta all’intera nazione” (J.D.Grassmick).

Quel piccolo nucleo di dodici costituì infatti anche il nucleo della Chiesa fondata da Gesù, che INIZIÒ in Israele, ma con l’apostolo Paolo, si riferì in seguito anche ai non giudei, tra cui siamo anche noi. Allora possiamo capire che la chiamata di Gesù ai dodici non si riferiva solo alla nazione di Israele, ma a tutto il mondo.

IL DODICI INOLTRE nella Bibbia e nelle culture di quel tempo ha tanti significati simbolici. I più importante mi sembrano questi:

- I dodici figli d'Israele-Giacobbe sono gli antenati […] delle dodici tribù d'Israele (Gen 35,23s.; si veda anche la benedizione di Giacobbe al capitolo 49 del libro della Genesi): Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino, Dan, Nèftali, Gad e Aser (cfr. anche Nm 26-5-51);

- Il dodici […] rimane fondamentale anche in senso escatologico: in modo prospettico, Ezechiele immagina nella nuova Gerusalemme una grande cinta muraria con dodici porte (Ez 48,31-35) [si veda anche la Gerusalemme celeste nella descrizione dell’Apocalisse n.d.r.];

“il numero rappresentava l'universo nella sua complessità interna”

- il dodici indica la pienezza […] ma anche e soprattutto perché rappresenta il numero dell'elezione, quello del popolo di Dio.

- Proprio perché il numero dodici è quello dell'elezione d'Israele, che appunto si compone di dodici tribù, le prime comunità cristiane hanno preso lo stesso numero per indicare l'elezione degli apostoli da parte di Gesù, e i suoi multipli per mostrarne la sua dinamicità in rapporto all'umanità intera. Si tratta di una sorta di «moltiplicazione» dell'elezione mediante Gesù. (1)

 


 

(1) Alcune note tratte da https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/Che-significato-ha-il-numero-12-nell-Antico-e-nel-Nuovo-Testamento  

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