cartelli con yes e no

DOMANDA: Vaccino si/no: una gentile lettrice fa delle considerazioni e una garbata critica.

RISPOSTA: Cara amica, non conosco il siero sperimentale e le altre cose che ha detto, e non credo di essere riuscito a farti arrivare il mio pensiero in merito al vaccino. Il punto centrale dei miei ragionamenti non è il covid in se stesso, o qualsiasi altra questione dove ci sia da esprimere un si o un no secco, ma è un discorso più ampio. Non entro in merito alle questioni politiche, verso le quali possiamo tutti avere le nostre opinioni personali. Parlo di un meccanismo ingannevole A MONTE, con radici bibliche profonde e con un scopo preciso di cui la Bibbia ci parla.

La divisione (anche tra cristiani purtroppo) tra vaccino si e vaccino no, è solo uno dei sottoprodotti di questo meccanismo ingannevole in atto da millenni, che ADESSO si presenta, ma ce ne sono tante altre, e se ci blocchiamo qui (sono due anni di discussioni) che faremo dopo quando ci sarà il resto? Non voglio politicizzare e parteggiare troppo per una cosa o l’altra; sono arrivato faticosamente ad una scelta in coscienza tra molte perplessità, come molti, ma non è importante la “mia” scelta, qualunque essa sia e nemmeno quella di tanti altri. Vorrei se possibile che questo fenomeno fosse esaminato da lontano, dall’alto, nel contesto di una progressione molto più ampia da un punto di vista escatologico che non riguarda solo il covid. So che non è facile, ma secondo me ci dobbiamo provare. Ci sarà un motivo se tutta la vita dell’apostolo Paolo è stata spesa nel tentativo di spiegare la “nuova creatura”, la “nuova nascita”, il voler/dover curare e seguire “l’uomo spirituale”, non l’uomo “carnale” con tutti i suoi problemi nel mondo. Noi dovremmo capire, “digerire”, e poi proseguire, ragionare sempre più dell’essenziale spirituale in noi, quello che ci permetterà di entrare nella casa di Dio. Questo ci interessa più di ogni altra cosa. Questo discorso non può essere capito facilmente da chi è ancora legato al modo di ragionare “carnale”, cioè preso dalle attività nel mondo sociali di cronaca e anche di malattie o di altro. Non che non siano importanti, comprendi bene,  ma non ci devono occupare tutta la mente, tutte le energie tanto da dividerci all’interno delle chiese. Ci sono passaggi nei difficili scritti di Paolo che possono lasciarci davvero perplessi, ma entrando nello spirituale diventano man mano più comprensibili. Pensiamo a ragionamenti estremi di questo tipo: Filippesi 1:21 Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. 22 Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. 23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; 24 ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi. 25 Ho questa ferma fiducia: che rimarrò e starò con tutti voi per il vostro progresso e per la vostra gioia nella fede,

Oppure prendiamo un altro passo: 1 Cor 4:1 Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Dopo questo, parafrasando un poco per assurdo e un poco per verità, potrei dire: a me poco importa se devo morire domani o tra dieci anni, poco importa se vengo giudicato (per un vaccino si o un vaccino no) non è questo il punto. Il mio scopo non è vivere qui a tutti i costi il meglio della mia vita terrena o cercare qui la giustizia di Dio,  ma è servire Dio come Lui vuole, cioè  vivere appieno lo Spirito Santo perché “Dio è Spirito”, e voglio essere pronto per quando il Signore mi chiamerà; sia questa chiamata nel prossimo rapimento della Chiesa, sia domani stesso. Il resto faccio le scelte vivo la vita terrena, ma in modo  relativo, senza lasciarmi troppo prendere. E non è certo per superficialità, io soffro molto per le ingiustizie che vedo.

Il covid? Adesso c’è vaccino si/no, ma domani (visto che ci avviciniamo agli ultimi tempi) arriveranno altre questioni: profughi si/no, guerra si/no… c’è l’imposizione dell’auto elettrica (dove andranno le scorie delle batterie?), c’è un supercontrollo di facebook, del telefonino in tutto le parole che diciamo…   Anche queste cose meriterebbero riflessione e prese di posizione. Non si finirebbe più di fare gli elenchi tra giusto/ingiusto. Allora vorremmo la giustizia totale adesso? Pensi sia possibile? Non sarà una ingenuità che non tiene conto dei tempi che ci stano travolgendo come un lento tsunami senza che ce ne accorgiamo? Alcune chiese predicano la pace nel mondo… che belle parole!  Ma le chiese che pensano sia possibile una pace globale duratura ADESSO nel mondo, evidentemente predicano solo una parte delle profezie, quella più facile. Dio ha previsto invece dei tempi in cui non ci sarà affatto questa pace, ma ci sarà un aumento di contrasti e flagelli e divisioni fino alla guerra di Armaghedon, quando Gesù stesso tornerà con la Chiesa rapita.  ALLORA SI, che parleremo di pace duratura (millennio), ma non adesso. Adesso si manifesterà sempre più Babilonia tra i credenti e il potere dell’Anticristo nel mondo politico. Secondo al Scrittura dunque non è la giustizia, ma è l’ingiustizia che domina nel mondo adesso. Un cristiano sapendo tutto questo, come può meravigliarsi o andare in profonda crisi di fede, di fronte a questo sbandamento “vaccino si/no”?  La confusione è un dato di fatto, serve a poco manifestare per le strade prendendocela con gli altri, che magari sono più spaventati e più confusi di noi. Forse sappiamo poche cose in fondo, ma qualcuna la sappiamo: io so che il mio mondo non è quello della televisione, dei social, della cronaca; il mio mondo è in Cristo, e Cristo ha parlato di una nuova nascita:  metà “nuova nascita” già adesso per fede, e l’altra metà quando saremo con Lui nella casa del Padre. Questo è l’essenziale, sia che mi vaccino o che non mi vaccino. Il vaccino decido in coscienza, poi se sbaglio sarò corretto, ma non è così importante di fronte al progetto di Dio che parla di eternità e che purtroppo non viene approfondito dai cristiani che dovrebbero essere maturi.


PUO' ESSERE UTILE anche un nostro scritto precedente:L’ECCESSIVA GENERALIZZAZIONE PERSONALE OPPURE IL RIDURRE TUTTO A SI/NO, SONO ERRORI NELLE CHIESE - lenc 32 -

 

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