Tenersi per mano come i bambini

non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso” (Filippesi 2:3)

Sarebbe bello se si riuscisse ad applicare nella vita di tutti i giorni questo versetto.

Quante volte ci comportiamo in maniera conforme a quanto è scritto in questo versetto?

Quante volte consideriamo le cose o gli affari o i problemi altrui più importanti dei nostri?

Quante volte mettiamo da parte noi stessi, il nostro egoismo, la voglia di essere amati e compresi dagli altri, di essere al centro di tutto... per occuparci degli altri senza sentimenti diversi dal sincero amore fraterno che non guarda al proprio tornaconto…?

Sono tutte domande che dobbiamo porci… e guardandoci dentro, dobbiamo interrogarci a fondo per vedere se ci rispecchiamo o meno in questo versetto… per vedere qual è il sentimento che muove le nostre azioni, se un VERO e sincero amore fraterno...oppure altro.

Purtroppo vedo troppo spesso intorno a me, ahimè anche nelle chiese, che ci si comporta con gli altri allo scopo di raggiungere diversi fini; spesso per un tornaconto personale (per guadagnare la stima degli altri o una maggiore concezione di sé…), spesso sminuendo il fratello, i suoi problemi... e correndo anche il rischio di essere motivo di inciampo per gli altri.

Spesso cadiamo nell'errore di accusare, puntare il dito sugli errori e le mancanze degli altri, anziché esortare con amore e incoraggiare gli altri a seguire il Signore…

Ripeto, guardiamoci dentro. Profondamente... non riteniamoci, a priori, giusti o capaci di amare incondizionatamente… proviamo a guardare la trave che abbiamo nel nostro occhio...  e se siamo mancanti… chiediamo al Signore di darci più amore e di guardare gli altri non con rivalità, superiorità o/e risentimento... ma guardando gli altri per vederli come l’oggetto dell’amore di Dio... Impegniamoci ad essere di consolazione, conforto, aiuto, sostegno, incoraggiamento ed edificazione  per gli altri… e non certo motivo di scoraggiamento! 

Gesù stesso disse:”vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:34-35)

Domanda: Stiamo veramente mettendo in pratica il comandamento di Gesù?  

Katia Mallaci

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