Fiore bello e silenzioso

1. «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta» (1 Samuele 3,9; cfr. 3,10). «Io sono tuo servo: fammi comprendere e conoscerò i tuoi insegnamenti» (Salmi 119/118,125). Volgi il mio cuore alle parole della tua bocca e scenda su di me come rugiada il tuo dire. Un tempo i figli di Israele erano soliti dire a Mosè: «Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo» (Esodo 20,19).

Non così, Signore, non così voglio pregare; ma piuttosto, con il profeta Samuele, con umiltà e desiderio grande, vivamente ti supplico: «Parla, il tuo servo ti ascolta» (1 Samuele 3,10). E dunque, non Mosè mi parli o qualche altro profeta, ma tu, Signore Dio, che ispiri e illumini tutti i profeti; solo tu che puoi istruirmi in maniera perfetta anche senza di loro, che, anzi, nulla potrebbero senza di te.

2. Certo, essi possono proferire parole, ma non dare lo spirito; possono parlare forbitamente, ma non scaldare il cuore se tu non intervieni; trasmettono opere scritte, ma sei tu a condurre all'autentica loro interpretazione; sanno presentare i misteri, ma sei tu a guidare alla loro comprensione; danno ordini, ma la forza di eseguirli la concedi tu; indicano la strada, ma a percorrerla aiuti tu. Essi hanno il potere di agire soltanto all'esterno, tu invece operi nei cuori istruendoli e illuminandoli; essi irrigano, tu invece fai crescere (1 Corinzi 3,6); essi pronunciano parole, ma sei tu che dai all'ascolto la capacità di intenderle.

3. E dunque, non sia Mosè a parlarmi, ma tu Signore mio Dio, Verità eterna. Non avvenga che, ammonito solo esteriormente, senza fuoco dentro, il cuore rimanga freddo e sterile; non diventi per me giudizio di condanna la parola udita e non tradotta in pratica, conosciuta e non amata, creduta e non osservata. E dunque, «parla, Signore, il tuo servo ti ascolta» (1 Samuele 3,10); «tu hai parole di vita eterna» (Giovanni 6,68).

Parlami, perché scenda su di me la tua misericordia per la riforma di tutta la mia vita, a gloria e onore del tuo nome per tutti i secoli dei secoli.

(da “Imitazione di Cristo” opera ascetica anonima - Parte III “Consolazione interiore” cap.II)

 

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