Pontile

Spesso ci distraiamo e questo rischia di non farci comprendere gli insegnamenti fondamentali, anche rivolti a noi personalmente, che ci dice il Signore. Questo accadde ad esempio anche a Pietro. Siamo nel cap.21 di Giovanni; Gesù era risorto ed era apparso per la terza volta ai discepoli mentre stavano pescando senza prendere nulla. Dopo l’indicazione di Gesù «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete» (v.6), i discepoli emozionati capirono che era Gesù e si misero accanto a Lui facendo colazione con i pesci presi. Poi Gesù parlò a Pietro, probabilmente in disparte: Giovanni 21:15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».

Ciò che disse Gesù era davvero importante per Pietro per diversi motivi:

  1. La sua domanda ripetuta tre volte si può accompagnare al suo rinnegamento avvenuto tre volte (Giovanni 18:12-18) ed è quindi un amorevole gesto di perdono e consolazione;
  2. Indicandogli di pascere i suoi agnelli, Gesù indicava a Pietro un ruolo di responsabilità nella chiesa di Gerusalemme;
  3. Come nella prima profezia (“mi rinnegherai tre volte” - Matteo 26:33-35) qui Gesù rivela a Pietro come egli sarebbe morto (Giovanni 21:18In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio…);
  4. Lo invita quindi a seguirlo (…Detto questo, gli disse: «Seguimi»);

Pietro, con suo carattere ancora impulsivo, probabilmente non si rese conto dell’importanza di questo discorso che gli rivolse il Signore, o almeno non mostrò di averci riflettuto abbastanza, perché fece una domanda al Signore del tutto fuori luogo. Invece di comprendere la responsabilità che il Signore gli aveva affidato, invece di riflettere sul suo futuro dove una prova difficile lo aspettava, domanda a Gesù che ne sarà del giovane discepolo Giovanni: Giovanni 21:20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 

Il rimprovero del Signore a Pietro è evidente nella risposta: 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi».

In pratica Gesù non risponde direttamente alla domanda fuori luogo di Pietro, ma riprende esattamente da dove aveva interrotto: «Seguimi». Quello era il punto importante per Pietro. 

Riguardo a quel “Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?” sono state date diverse interpretazioni. Troppe secondo me, distogliendoci spesso dal significato principale delle raccomandazioni del Signore a Pietro, il quale a ben altre cose avrebbe dovuto pensare. Troppe disquisizioni teologiche potrebbero infatti disperdere i nostri interessi evangelici sulla parte principale delle profezie future non ancora realizzate. 

Fermo restando allora che, l’interpretazione di questo passaggio del v.22 non è la parte centrale del passo, se proprio vogliamo accennarla, personalmente ritengo che il Signore una risposta gliela abbia comunque data, seppure non poteva essere chiara per Pietro né per gli altri. Infatti se consideriamo che qui Gesù non è il Gesù terreno di prima della morte, ma è Gesù risorto che sta parlando, quando si riferisce a qualcuno che sarebbe rimasto (senza morire) “finché io venga”, come dice l’autore stesso "23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?»", non significa che Giovanni non sarebbe morto, infatti morì da vecchio (secondo la tradizione ad Efeso, per cause naturali); significa invece che avrebbe anche potuto rivedere ancora Gesù risorto. È probabile che intenda un ritorno di Gesù risorto non meglio definito; non il ritorno del millennio (che è ancora futuro), ma se possibile qualcosa di ancora più elevato. Infatti, da come capisco io, quel ritorno avvenne veramente, prima della morte di Giovanni, quando questi ormai vecchio, nell’isola di Patmos, fu rapito in Spirito e vide e ascoltò il Risorto che gli rivelò quelle importantissime profezie che sono in Apocalisse.

R.R.

Sorry, this website uses features that your browser doesn’t support. Upgrade to a newer version of Firefox, Chrome, Safari, or Edge and you’ll be all set.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso.
Proseguendo nella navigazione accetti l’uso dei cookie; altrimenti è possibile abbandonare il sito.