Oggi, 1 settembre 2024, si celebra Sant’Egidio Abate, noto per essere stato l’amico del Re divenuto abate e guida spirituale per tutta la sua regione.
Viene considerato il patrono di lebbrosi, storpi e tessitori e la sua abbazia è luogo di numerosi pellegrinaggi da parte dei fedeli.
Sulla vita di Sant’Egidio Abate sappiamo davvero poco con fonti che si contraddicono, ma la maggiore ci parla di un uomo nato ad Atene all’inizio del secolo VII, probabilmente attorno al 640, e poi pronto a viaggiare verso la Provenza dove fondò un monastero ad Arles e dove fu nominato abate. Proprio qui morì l’uomo, attorno al 725 si dice, con il monastero che venne chiamato col suo nome “Abbazia di Saint Gilles”.
Nella Legenda Aurea, del X secolo, leggiamo come Egidio venuto in Gallia da Atene si era ritirato a una vita da eremita in un luogo deserto della Settimania, in sola compagnia di una cerva che gli permetteva di sfamarsi con il suo latte. Pare che l’uomo fu colpito, per salvare l’animale, da una freccia scagliata dal re dei Goti, rimanendo ferito a una gamba. Fu così che il re, divenuto suo amico, fondò un monastero e donò delle terre all’eremita che divenne abate.
Egidio pare fu inviato da Carlo Martello che lo pregò di pregare per il suo perdono per una colpa che non voleva svelare a nessuno. Durante la messa della domenica dopo arrivò un angelo a posare un biglietto su cui era scritto il peccato del sovrano che fu perdonato.
Il culto di Sant’Egidio Abate
Sant’Egidio Abate è un Beato molto amato dai fedeli della chiesa cattolica, considerato uno dei quattordici Santi ausiliatori. Sono tantissimi i paesi di cui è considerato Patrono tra cui Caezzo, Civitaquana, Tolfa, Cellere, Latronico, Staffolo, Rocca di Cave, Scanno, Camerata Nuova, San Gilio, Laturo e molti altri ancora in giro per tutto il paese.
Nel 1284 fu fondata a Firenze una compagnia laica chiedendo al Beato protezione, che ci racconta molto della storia del Santo e di quanto possa essere venerato. Sono dedicati a lui inoltre moltissimi monumenti straordinari sparsi lungo lo stivale.
Non tutti sanno che in Città del Vaticano esiste la Chiesa di Sant’Egidio a Borgo, un luogo di culto sito precisamente in via dei Pellegrini. Il nome appare attraverso documenti ufficiali per la prima volta nel XIII secolo. Questa Chiesa è stata affidata alla cura delle Suore Francescane Missionarie di Maria.