Woody Allen un mago a Manhattan è un libro molto diverso dal solito, un libro magico che fonde il cinema con appunto la magia. Possiamo capire meglio così l’artista.
A scriverlo è Marc Casellato, illusionista e autore tra i più creativi al mondo che offre un ritratto inedito di un artista molto analizzato nel corso della sua carriera.
Casellato specifica come a metà degli anni quaranta, in occasione del suo decimo compleanno, Allen riceve in regalo una scatola di giochi di prestigio. Questo perché è davvero affascinato al mondo della magia tanto da sognare di diventare un illusionista. Un mondo che Allen mette da parte a tratti per favorire la sua verve comica che lo trasporta su un altro piano di lavoro.
Basti pensare però a film come il recente, del 2017, La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel che riesce a descrivere questo mondo più da vicino e in maniera differente, ma non possiamo dimenticare anche Magic in the Moonlight, nonostante la sua bravura tecnica c’è della magia proprio nei suoi dialoghi.
Casellato, l’autore del libro, è illusionista di fama che offre un taglio differente del regista attraverso dei racconti molto particolari, tra cui alcuni inediti, andando a fondare la parete del realismo e arrivando a trovare la sua voglia di sperimentalismo.
Woody Allen, chi è?
Impossibile non conoscere Woody Allen, ma più difficile approfondire la figura versatile di un regista che in carriera ha diretto ben 52 film riuscendo praticamente sempre a conquistare i complimenti del pubblico e della critica. Fino a un certo punto ha anche interpretato i suoi film con una figura inequivocabile e che conquista.
Nato a New York il 30 novembre del 1935 compirà a breve 89 anni e continua a essere uno degli artisti più apprezzati di tutto il mondo grazie alla sua personalità e all’intelletto.
In carriera ha vinto anche quattro Oscar. Nel 1978 si è aggiudicato l’Oscar al miglior regista per Io e Annie film che vinse anche Miglior Film. Ha poi vinto tre volte l’Oscar alla migliore sceneggiatura. Il primo proprio quell’anno, il secondo nel 1987 grazie a Hannah e le sue sorelle e nel 2012 per Midnight in Paris.
Di sicuro si tratta di un artista stratosferico che speriamo possa regalarci altri pezzi di bravura come ha fatto anche negli ultimi anni nonostante abbia superato da diverso tempo gli ottant’anni. Anche perché come Allen non ce ne sono proprio.