Il Santo del giorno 3 settembre è San Gregorio Magno, si celebra dunque oggi il Papa. Insieme ad Ambrogio, Agostino e Girolamo è uno dei quattro dottori della Chiesa occidentale.
Andiamo dunque a scoprire qualcosa in più di una figura mitica, un personaggio straordinario per il mondo dei fedeli.
Noto anche come Papa Gregorio Magno il Grande è nato a Roma nel 540 circa. Morì il 12 marzo del 604 quando si interruppe anche il suo pontificato, sostituito da Papa Sabiniano. Viene venerato anche dalle chiese ortodosse dove viene considerato un personaggio davvero straordinario sotto ogni punto di vista.
Appartenente a una famiglia aristocratica, composta solamente da patrizi, il padre era un regionarius, funzionario preposto all’ordine pubblico. La madre si ritirò in monastero dopo la decisione di Gregorio di trasformare la casa in un cenobio. Sono state ipotizzate parentele importanti a livello cattolico tra cui quella con Papa Felice III e Papa Agapito anche se i dati rimangono incerti.
Non sappiamo molto sulla formazione dell’uomo anche se ci rendiamo conto delle sue enorme competenze e della conoscenza di autori classici come Cicerone, Seneca e Virgilio. Nonostante questo si espresse spesso con un atteggiamento di condanna nei confronti di questo tipo di cultura classica. Pensava che andasse studiata solamente per comprendere e comunicare quella che era la realtà presente nelle Sacre Scritture.
San Gregorio Magno è Patrono di numerosi comuni tra cui Napoli (dove è compatrono), Crispano, San Gregorio Matese, Casalfiumanense, San Gregorio da Sassolo, Configni, Stellanello, Roverbella, Basiano, Monsano, Pietracupa, Cambiasca, Manduria e molti altri ancora.
Viene inoltre considerato il patrono di cantori, scolari, studenti, insegnanti, sapienti e costruttori. Queste scelte arrivano anche per la grandissima cultura di un uomo di assoluto livello e grandissima preparazione sotto ogni punto di vista.
Tra le altre figure di cui è considerato protettore ci sono anche i cantanti e i musicisti, a indicare la figura piena di sfaccettature di questo straordinario uomo che aveva davvero nella cultura uno dei suoi punti di forza emotiva e di approccio anche alla Chiesa.
L’uomo morì il 12 marzo del 604 per la gotta, una malattia di cui soffriva ormai da diversi anni. In realtà la data della festività liturgica cade il 12 marzo, mentre nel calendario è stato inserito al Concilio Vaticano II al 3 settembre, giorno della consacrazione episcopale. Venne sepolto nella Basilica di San Pietro per un grandissimo onore nei confronti della sua storia.
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