Anche i grandi artisti hanno (grandi) preoccupazioni. Nel caso specifico Al Bano ha raccontato le preoccupazioni legate alla modesta pensione.
Il celebre cantante italiano Al Bano ha qualche tempo fa condiviso le sue preoccupazioni riguardo il futuro, in un periodo segnato da incertezze e difficoltà di vario tipo (soprattutto nel periodo in questione, contrassegnato dalla pandemia).
In una lunga intervista rilasciata al settimanale Diva e Donna, l’artista aveva espresso le sue ansie legate alla sospensione forzata delle attività artistiche e alla chiusura delle strutture di ospitalità a Cellino San Marco, luogo che lo ha visto rifugiarsi dopo lo scoppio della pandemia.
Al Bano, quanto prende di pensione? Non lo potreste mai immaginare
Al Bano non aveva quindi nascosto il suo stato d’animo preoccupato per il futuro. L’annullamento dei concerti e il blocco del turismo avevano avuto un impatto significativo sulle sue entrate economiche. “Se questa situazione dovesse perdurare invariata – dichiarava Al Bano – potrei appena reggere un anno”. E così s’è trovato a sbilanciarsi, rivelando la cifra della sua pensione: “appena” 1.470 euro mensili. Una cifra che, secondo l’artista, non sarebbe sufficiente per mantenere se stesso nel lungo termine.
Nonostante l’incremento della pensione – da 1.370 euro a 1.470 euro – l’artista si mostrava perplesso: “Non riesco a spiegarmelo. Ho pagato sempre i contributi”, sottolineava Al Bano, rimarcando i suoi anni di lavoro come contadino in Puglia prima del successo musicale.
Oltre alle preoccupazioni personali, Al Bano si è fatto portavoce in quell’occasione anche delle difficoltà incontrate dalle persone che lavorano con lui sia nei tour musicali sia nelle sue proprietà a Cellino San Marco. Circa 50 famiglie si sono infatti ritrovate senza reddito a causa dell’inattività forzata imposta dalla pandemia. L’artista si è quindi interrogato anche sul futuro prossimo delle attività agricole locali.
Nell’intervista, Al Bano non ha lesinato critiche alle istituzioni per la mancanza di sostegno al mondo della musica leggera, considerata sempre “la Cenerentola” quando si tratta di contributi statali. Nonostante ciò, l’artista ha voluto evidenziare un aspetto positivo in quel periodo difficile: la possibilità di trascorrere quattro mesi consecutivi a casa gli ha permesso di dedicarsi alla cura personale, risultando nella perdita di ben 4 chilogrammi grazie ad una dieta equilibrata e all’esercizio fisico.