Scopri le ultime truffe via email che sfruttano falsi messaggi dell’Agenzia delle Entrate per ingannare i contribuenti. Proteggiti seguendo i nostri consigli.
Una nuova serie di email fraudolente, apparentemente provenienti dall’Agenzia delle Entrate, sta circolando con l’obiettivo di ingannare i cittadini riguardo alle modifiche delle normative fiscali e alla dichiarazione precompilata per il 2024.
Secondo l’allarme lanciato il 30 agosto 2024 (e che continua a circolare in questi giorni), queste false comunicazioni invitano a cliccare su un link che promette una “Guida alla dichiarazione”, necessaria per mantenere la conformità alle “ultime normative”. Tuttavia, l’Agenzia dell’Entrate avverte di non cliccare su questi link e di non fornire alcun dato personale, sottolineando di non avere alcun collegamento con tali email.
In assoluto, è buona prassi evitare di fornire dati personali a meno che non si sia assolutamente certi di doverlo fare ed in tal caso comunque è fondamentale verificare con chi vi trovate ad interloquire sebbene in ambiente digitale (controllate sempre l’url degli indirizzi a cui vi collegate).
Phishing e sicurezza online: cosa c’è da sapere e come difendersi
Ma cos’è il phishing? E come ci si dovrebbe difendere? Andiamo a scoprirlo assieme (ovviamente, in primo luogo ribadiamo di seguire le indicazioni con cui abbiamo chiuso il paragrafo precedente).
La parola phishing deriva dall’inglese ed è una variante di fishing (che significa pescare), probabilmente influenzata nella grafia da phreaking (l’attività di chi ricerca falle dei sistemi telefonici). Con il tempo, la parola phishing è andata a designare una forma di truffa che sfrutta la rete per indurre gli utenti a rivelare informazioni riservate.
Questa frode si manifesta principalmente attraverso email ingannevoli che sembrano provenire da enti affidabili come banche o siti di e-commerce. Questi messaggi, spesso allarmanti, richiedono l’inserimento di dati personali a causa di presunti problemi di registrazione (o per altre ragioni analoghe). I link inclusi reindirizzano a siti creati ad hoc, pressoché identici a quelli reali, ma destinati a rubare informazioni sensibili.
Oltre al phishing tradizionale, c’è un rischio crescente legato ai virus informatici, spesso distribuiti tramite allegati a email apparentemente innocue. Questi file, mascherati da fatture, avvisi o notifiche di consegna, possono contenere malware finanziari o trojan bancari, progettati per sottrarre dati finanziari o monitorare le digitazioni su tastiera (keylogging). Attraverso queste tecniche, i criminali possono ottenere accesso non autorizzato ai vostri conti bancari, e-commerce o email.
Proteggersi è essenziale ed è anche abbastanza semplice: evita di cliccare su link sospetti, non aprire allegati non richiesti e mantieni sempre aggiornato il tuo software di sicurezza.