Scopri quali patologie possono impedire di ottenere o mantenere la patente di guida e quali procedure seguire per la revoca.
Quando gli italiani raggiungono la maggiore età, molti decidono di frequentare un corso per acquisire la patente di guida, un documento indispensabile per condurre qualsiasi veicolo. Sebbene la maggior parte delle persone ottenga una patente B per guidare un’automobile, esistono varie categorie per altri tipi di mezzi, come motocicli, camion e autobus.
Per ciascuna di queste categorie, è necessario dimostrare di essere idonei alla guida, rispettando tutte le normative vigenti. Tuttavia, cosa accade se un individuo soffre di una patologia specifica? Alcune malattie possono effettivamente impedire il rilascio o portare alla revoca della patente per motivi di sicurezza, sia per il conducente che per gli altri utenti della strada. Andiamo a vedere quali sono.
Sospensione e revoca della patente: con quali malattie si rischia (e quanto conta il fattore anagrafico)
La patente di guida può essere sospesa o revocata non solo per infrazioni gravi come la guida in stato di ebbrezza, ma anche per motivi legati alla salute. Malattie che compromettono la vista, l’udito o che influiscono sul sistema cardiovascolare possono rendere pericolosa la guida. Inoltre, condizioni come il diabete, disturbi del sistema nervoso centrale, patologie del sangue o dell’apparato urogenitale possono causare la sospensione della patente fino a miglioramento delle condizioni di salute.
Anche i disturbi psichici, come l’epilessia, richiedono particolari accertamenti medici per poter mantenere la patente. Se le condizioni di salute migliorano, il conducente può tornare alla guida in sicurezza.
Oltre agli aspetti legati alla salute, l’età gioca un ruolo cruciale nel rinnovo e nel mantenimento della patente. Ricordiamo in primo luogo che il rinnovo della patente B segue scadenze ben precise, che vanno via via modificandosi con il passare dell’età:
Ogni 10 anni fino ai 50 anni di età;
Ogni 5 anni tra i 50 e i 70 anni;
Ogni 3 anni tra i 70 e gli 80 anni;
Ogni 2 anni oltre gli 80 anni.
Per gli anziani con patologie gravi, come la demenza senile, la situazione può peggiorare fino a diventare “incapaci di intendere e di volere”. In caso di incidenti causati da anziani in queste condizioni, la responsabilità ricade su chi ha l’obbligo legale o morale di assistere la persona malata. In questi casi, quindi, la revoca della patente può essere richiesta all’Ufficio preposto della Motorizzazione civile, accompagnata da una visita medica per valutare l’idoneità alla guida.