Bobina pellicola cinematografica

Tutti i "mass media" (giornali, internet, radio, TV, cinema) vivono di suggestione e costituiscono per questo l’habitat perfetto di Satana, che di illusioni se ne intende. Con mezzi ormai estremamente sofisticati “entrano” nelle nostre coscienze dando degli input programmati e ci condizionano al punto tale da sapere in anticipo cosa vorremmo comprare, dove vorremmo andare in vacanza e cosa voteremo.

Il lavoro dei “manipolatori”, (degli opinion leaders - qualcosa di più di semplici “influencer”), alle cui spalle spesso ci sono interessi di grandi multinazionali e gruppi politici, è sulle nostre emozioni, al fine di controllare i nostri pensieri e condurli allo scopo che a loro conviene. 

Satana ha elaborato nei secoli un complesso piano, come una ragnatela gigantesca ora quasi completata. I fili della ragnatela toccano moltissimi campi della vita dell’uomo, ma tutti sono manovrati da lui.

Egli attacca il legame "uomo-Dio", lo indebolisce, lo cancella, quindi annulla la sua volontà, ed alla fine dopo averlo distrutto, proverà a mettere se stesso al posto di Dio [questo gli riuscirà quasi completamente negli Ultimi Tempi, quando porrà l'anticristo nel trono del tempio].

Uno di questi fili di ragnatela a cui ora accenniamo è collegato ai film "religiosi".

Togliamo subito le considerazioni “romanticheggianti”: non è che sempre un regista credente, mosso da sentimenti spirituali cristiani si mette generosamente a fare un film con tanta devozione cristiana, con intento evangelico missionario! Sono invece quasi sempre persone esperte di effetti di sicuro successo che, valutato il guadagno possibile, applicano una delle loro storie da cassetta all’argomento religioso. Ma se il guadagno può essere la molla di produttori e registi, lo scopo satanico è più ramificato: in moltissimi casi "Satana-produttore" si sceglie la manovalanza che dice lui e colloca magistralmente il prodotto, cioè il film, su un punto preciso della sua “scacchiera”, per provocare nel mondo reazioni calcolate.

Per esempio, i grandi effetti speciali con molta violenza e molto sangue sono stati diffusi ovunque con grande successo, perché non applicarli anche a Gesù? Per molti apparirà normale, per noi invece non è bene. Questo intento hollywoodiano di evidenziare certi particolari non è concorde con gli scritti evangelici che sono invece molto sobri, non sadici. Le Scritture, infatti, usano la passione di Cristo solo come transito per giungere alla resurrezione, vero tema centrale della fede cristiana. (1)

Se ci fate caso invece l’ingannatore con i film e i telefilm è riuscito a spostare l’interesse dal divino all’umano, evidenziando/inventando fino all’inverosimile l’aspetto terreno di Gesù. La suggestione arriva al punto tale da dare libero spazio alla fantasia perversa inventando addirittura storie sentimentali-sessuali di Gesù di Nazareth. Siamo davvero sul blasfemo!

Le persone purtroppo, suggestionate dai media, sono abituate a "sapori molto forti" e non sanno più distinguere la dolcezza e la delicatezza della dolce Parola del Signore.

L’abitudine a un certo genere di trasmissioni forma come un’assuefazione alle emozioni, le quali come una droga, devono aumentare sempre più per far scorrere di nuovo l’adrenalina. La gente drogata di sangue e grandi effetti deve aumentare le dosi per sentire ancora i brividi e ne chiede sempre più e Satana, ben contento, glieli dà come già faceva Nerone verso i romani: "abbuffiamoli di giochi volenti, di sesso e di cose forti, così non vedranno la realtà di quello che sto combinando".

Le persone dunque considerano normale questo genere di film pseudo-religiosi fatti anche di grande brutalità e distorsione dell’Evangelo perché si sono assuefatte alla violenza gratuita che i media ci propinano da diversi anni (sono tutti settori collegati nella “ragnatela” dell’ingannatore).

Molta gente poi è ignara (l’uomo è sempre “ignaro”, cammina nella vita con lo sguardo tra le nuvole, non si rende conto dove mette i piedi), arriva nelle sale cinematografiche o si siede davanti agli schermi di casa senza prevedere nulla e magari si aspetta un film o una serie TV di Gesù classici, ma viene come stordita davanti a certe scene. Qui agisce prepotente e rapace la suggestione: è come un veloce carro armato che entra nei nostri sentimenti. La persona vede il particolare brutale; le sue percezioni subiscono una specie di shock molto complicato ed in parte si richiudono per difesa; egli è come inorridito-affascinato dalla scena violenta, da cui comunque non si può allontanare. Tutto il resto passa in secondo piano e nemmeno si vede più. Siamo presi dalla scena in se stessa orribile-attraente e dimentichiamo che Cristo è venuto per uno scopo, ha detto delle cose, altre ne deve compiere… Chi piange, chi chiude gli occhi, chi non se li può più togliere dalla mente e continua a parlarne… fatto sta che film e serie TV di tal tipo ti fanno vivere di tutto, ma non ti parlano della Buona Novella; eppure questo è il Vangelo: una buona notizia. Invece la storia di uno che muore, non è altro che la sua versione profana, senza il soffio dello Spirito di Dio. È un po’ come quando in certi ambienti cristiani si spezza il pane ricordando solo la morte di Gesù. Noi non siamo davanti a un funerale! Noi vogliamo evidenziare la vittoria di Gesù Cristo sulla morte con la resurrezione, anticipo di quella che sarà anche la nostra completa rinascita al Suo ritorno! Gioire, non piangere! Feste e non lutto!

Del resto, attaccare la Scrittura è attaccare la Parola, quindi attaccare Cristo. Non è difficile per l’ingannatore: film appassionanti sulla sua “tunica” o la “ricerca dell’arca”spostano l’interesse dal Figlio di Dio ad un contorno inanimato che favorisce il culto alle immagini idolatriche ed apre alla magia. Se poi ci mettiamo il “sacro graal”, un po’ di massoneria, il sincretismo religioso, il fascino del nascosto dell’esoterismo applicato alle Scritture come se fossero codici segreti per pochi eletti, e magari un avvincente storia d'avventure e d'amore allora è più facile ancora. La Bibbia diventa così un libro qualsiasi, rimaneggiato nel corso dei secoli, da sezionare come una mummia, presentata appunto come una specie di codice che possono leggere i soli addetti ai lavori. Convincendo che la Bibbia è come un codice misterioso, Satana cerca di insinuare il dubbio sulla Scrittura, esattamente come fece con Eva: “Ma sei sicura che Dio disse proprio così? Non disse affatto così, Lui sa che se scaverete troverete cose importanti della vita eterna e i vostri occhi si apriranno…”  L’uomo se preso in disparte, se non è insieme a Cristo, è ovvio che sia pieno di dubbi e di curiosità; proprio come Eva. Cosa ne sa l’uomo (parlo dell’uomo che non ha lo Spirito di Dio) di cosa possa voler dire una frase della Bibbia? Lui la legge in maniera logica e razionale. Come un libro antico, come “codice da decifrare”. “Che meraviglia!” direbbe Eva: “Chissà quante cose nascoste ci avrà messo il Signore! Che mi costa investigarle?” Eh, cara Eva costa! Stai certa che costa molto! Non ne siamo consapevoli ma c’è un cacciatore che ci sta “mettendo nel sacco” perché ha insinuato il dubbio sulle parole di Dio ed il dubbio è il contrario della fede. Se lo mangi, metti nel tuo corpo la fatidica “mela” del peccato e ti ritrovi nudo, senza difese in un ambiente che non capisci più se è virtuale o reale. 

Ma perché non siamo consapevoli? Perché è così facile metterci in trappola? La risposta è semplicissima: Perché conosciamo poco la Bibbia e quel poco è solo intellettualismo, non è assaporato nel cuore. Per questo un tizio qualsiasi può dirci quello che vuole e noi abbocchiamo. Quindi il primo punto è: “Conosco veramente l’argomento di cui questo tizio mi sta parlando?” Se mi parla della Bibbia, io la conosco davvero? Questo è il vero dubbio che uno dovrebbe avere affinché sia di stimolo a conoscerla meglio.(2) Molti diranno “si certo che la conosco! La leggo tutti i giorni!” Ma conoscere la Bibbia è solo un fatto di cultura?

Io penso che conoscere la Bibbia sia sperimentare un incontro tra due persone. Non arrivo io ad amare Gesù, è Lui che arriva a me amandomi per primo.

Essere conosciuti da “Gesù vivo” è un dono grande.

Cerchiamo il Signore con tutto il nostro cuore lontano dalle sale cinematografiche, dagli schermi televisivi o dai best-seller, cerchiamolo nel silenzio e nella pace, dove il gusto della dolce voce dello Spirito Santo è ancora possibile.

R.R.


(1) Questo potrebbe essere avvenuto in “La passione di Cristo”. Non a caso il film fu vietato ai minori in Usa, Olanda, Nuova Zelanda, Inghilterra e  Canada (escluso l’Italia “bravona”). L’infinita flagellazione è inguardabile. Vi sono inoltre parecchi fatti non veri (Gesù non pestò il serpente nel Getzemani, Satana non comparve nella flagellazione ed il corvo non colpì l’occhio del ladrone, ecc).

(2) "Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in eternofatti con verità e rettitudine. Egli ha mandato a liberare il suo popolo, ha stabilito il suo patto per sempre; santo e tremendo è il suo nome. Il timor del SIGNORE è il principio della sapienza; hanno buon senso quanti lo praticano. La sua lode dura in eterno." (Salmo 111:7-10)

Riferimenti utili:

64D) MECCANISMI DI CONDIZIONAMENTO DEI MEDIA: LE ORIGINI - (Agg 20-4-22)

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