Orologio e sabbia

Dal video 193 audio c. fam) PRIMA DEL SECONDO AVVENTO audio Luca 21:1-5 e Isaia capp. 61; 62


DOMANDA:

Posso chiederle se può dare spiegazioni sull’ultima settimana profetica del profeta Daniele? Grazie mille.

TESTO BIBLICO:

Dan 9:24 “Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. 25 Sappi dunque e comprendi bene: dal momento in cui è uscito l'ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un capo, ci saranno sette settimane e sessantadue settimane; essa sarà restaurata e ricostruita, piazza e mura, ma in tempi angosciosi. 26 Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra. 27 Egli stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore"

RISPOSTA:

La profezia delle 70 settimane di Daniele è uno dei passaggi più discussi e controversi della Bibbia. Esistono diverse interpretazioni di questa profezia, che si basano su diversi presupposti e metodi di calcolo. Alcune interpretazioni sono più dogmatiche e rigide, altre sono più flessibili e aperte. L’ultima settimana della profezia di Daniele è quella che ha suscitato maggiori dibattiti e divergenze tra gli studiosi.

Farò cenno in fondo a vari link di approfondimento, ma vorrei subito cominciare il mio ragionamento e comportamento di fronte a questa profezia e ad altre simili; alla fine di tutto lo scritto ci sarà la mia conclusione:

Le profezie generalmente si compongono di due parti: una parte più immediata riferita al tempo storico in cui viene espressa, ed una parte più escatologica riferita agli ultimi tempi. La prima parte, riferita ai tempi in cui viene espressa, è più facile da comprovare proprio per i fatti storici realmente avvenuti. Infatti non è difficile constatare che quel fatto è veramente successo in quel tale anno, con quei tali re. Per la parte escatologica, cioè riferita agli ultimi tempi e dunque non ancora avverata, è molto più difficile perché l’interpretazione dipende dalla linea dottrinale delle chiese, dai diversi studi dei teologi, da ipotesi, ecc.

Ora, per quanto riguarda il nostro passo Dan 9:24-27, possiamo dire che in linea di massima la prima parte può trovare una interpretazione storica abbastanza concorde. I fatti storici accaduti realmente corrispondono e convalidano la profezia. Per la seconda parte invece, cioè l’interpretazione escatologica non vi è accordo. Questo non ci meraviglia; del resto molte chiese cristiane non accettano l’idea del rapimento, del ritorno di Gesù prima del millennio ecc.

Personalmente, non essendo io un teologo, quando vedo che si passano secoli in discussioni senza fine sul calcolo degli anni, delle frazioni degli anni, mi si accende come un segnale di pericolo. Infatti in questi casi dovremmo fare delle scelte e delle considerazioni:

  1. Ci dedichiamo interamente alla ricerca della giusta interpretazione con molti studi, dedicandoci moltissimo se non tutto il nostro tempo;
  2. Consideriamo che è solo Dio che rivela i misteri [1] a chi, quando e come ritiene opportuno;
  3. Consideriamo che la nostra missione  (a meno che il Signore non ce lo dica direttamente) non è quella di passare la vita intorno all’ultima settimana di Daniele, ma soprattutto quella di usare la nostra vita per comprendere, vivere e trasmettere in vari modi la riconciliazione tra l’uomo caduto e Dio Padre per i meriti di Cristo. 

Per questi ed altri motivi, personalmente prendo atto che l’ultima settimana di Daniele, quando riferita agli ultimi tempi non ha al momento una interpretazione precisa. Per questo, pur avendo nel mio cuore alcune preferenze, non mi sento in grado di calcolare con esattezza il computo degli anni. Ho visto la realizzazione storica, e penso che abbia un significato escatologico abbastanza significativo condivisibile, ma non vado troppo oltre a fare questioni di anni e di mesi.

Prima di scrivere questa pagina, nel timore di dire cose inesatte, ho anche chiesto un parere al caro fratello Roberto Sargentini, scrittore, conoscitore della teologia e dell’ebraismo, il quale in effetti, dopo diversi studi negli anni sulle interpretazioni dell’ultima settimana, trova qualcosa che non quadra, e alla fine ha preferito non insistere troppo, perché alcune chiese, pur di dimostrare la giustezza delle loro linee dottrinali, stanno correndo il rischio di “piegare” un poco la profezia stessa per una sorta di convenienza propria. Uno dei punti difficili sembra essere proprio l’identificazione della partenza storica di un editto, che può essere inteso nel momento in cui è stato redatto o nel momento in cui è stato applicato. Ma su questo non sono esperto in materia.

Per dare un quadro interpretativo pratico più ampio riporto adesso un piccolo accenno che ho trovato, da approfondire eventualmente nei link alla fine del breve passaggio generale riassuntivo. I contenuti degli studi specifici sono troppo lunghi da riportare; ma ripeto: a chi volesse avventurarsi in queste interpretazioni consiglierei una certa prudenza, evitando assolutamente risposte facili o dogmatiche. 

«Tra le interpretazioni meno dogmatiche ma sempre serie, possiamo citare quella che vede la profezia di Daniele come una predizione della venuta di Gesù Cristo, della sua morte e risurrezione, della distruzione di Gerusalemme e del tempio nel 70 d.C., della fine del culto ebraico e della diffusione del cristianesimo. Questa interpretazione è sostenuta da molti studiosi cattolici e protestanti. Questa interpretazione si basa sul fatto che le 70 settimane siano da intendersi come 70 settimane di anni, ovvero 490 anni. Questi anni sono divisi in tre periodi: 7 settimane (49 anni), 62 settimane (434 anni) e 1 settimana (7 anni). Il punto di partenza è l’editto di Ciro, che permise agli ebrei di tornare a Gerusalemme e di ricostruire il tempio, intorno al 538 a.C. Il punto di arrivo è la distruzione di Gerusalemme e del tempio ad opera dei romani, nel 70 d.C. Tra questi due eventi, si colloca la [prima] venuta di Gesù, che sarebbe l’unto di cui parla la profezia, che fu messo a morte dopo le 62 settimane, ovvero nel 30 d.C. […]» (Fonti che ho trovato: elaborazioni bing IA; biblistica.it; uccronline.it; gianlucamarletta.it; it.cathopedia.org, it.aleteia.org; evangelici.info; famigliacristiana.it; Adelio Pellegrini; commentari vari; ecc.) 

CONCLUDENDO ESPRIMO IL MIO PENSIERO (ma è solo una ipotesi):

Lo Spirito Santo, che ha ispirato i profeti nella Scrittura biblica, non sempre ha permesso che venga detto tutto nei particolari, ma solo quanto basta. Che ci abbia comunque fatto capire che c’è dell’altro deve farci riflettere con umiltà, senza accanirci a trovare per forza risposte precise. Se per esempio Dio dicesse tutto con esattezza (anni, mesi, giorni) la nostra fede non sarebbe compromessa? Supponiamo che già gli apostoli e i credenti avessero saputo il momento preciso in cui Gesù sarebbe ritornato prima del millennio, ce l’avrebbero fatta ad aspettare più di duemila anni?  Penso che questo “anelito dell’attesa” del cristiano sia necessario ed utile e che corrisponda alla volontà di Dio. Il Signore rivela gradatamente quello è bene sapere nella misura in cui è bene conoscerlo.

Come ho detto altrove ritengo debba esistere in noi anche una “intelligenza del limite”. [2]

Per questo, personalmente, a meno di indicazioni particolari e dirette da parte del Signore, preferisco accontentarmi di quel poco che posso capire delle profezie di Daniele per quanto riguarda i tempi della fine. Per me è più che sufficiente per alimentare la mia speranza nell’attesa. Lode a Dio.

R.R.


[1] Daniele 2:28 “ma c'è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto”

[2] Vedi scritto PDF 176D) L'INTELLIGENZA DEL LIMITE (trascrizione video 203) in https://www.ilritorno.it/images/documenti/dossier/L'intelligenza%20del%20limite%20(Trascrizione%20video%20203).pdf Oppure ascolta direttamente il video 203 studio comunità- INTELLIGENZA DEL LIMITE  in https://www.youtube.com/watch?v=4lUQYOWgdU4

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