Sodoma mentre viene distrutta

DOMANDA:

Genesi 19:8 “Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perché essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto»”

Quanto era grande la fede di Lot, voleva dare perfino le sue figlie per proteggere i suoi ospiti! Ma Lot sapeva che erano angeli? O pensava che erano persone come loro?

RISPOSTA:

Lot non era così ammirevole, occorre un certo approfondimento per capirlo.

Lot era il figlio del fratello minore di Abramo, quindi suo nipote. Qualche problema nel suo carattere compare per la prima volta quando egoisticamente Lot sceglie la valle del Giordano, piena di corsi d’acqua (Gen 13:8-13). Questa scelta lo portò in mezzo a uomini scellerati residenti a Sodoma, e qui dovette essere salvato dalle conseguenze della sua follia, prima da Abramo (Gen 14:11-16), e poi da due angeli (Gen 19). Nel secondo episodio egli rivelò sia la sua debolezza, sia la sua inclinazione al compromesso. In Gen 19:29 la sua liberazione da Sodoma è collegata espressamente alla considerazione di Dio per Abramo. Poco dopo la distruzione di Sodoma e Gomorra, sotto l’influenza del vino, Lot commise un doppio incesto con le figlie (Gen 19:30-38). I suoi discendenti furono i Moabiti e gli Ammoniti. [I Moabiti e gli Ammoniti furono idolatri nemici di Israele].

Nella sua scelta di andare a risiedere a Sodoma, Lot non tenne conto del carattere [perverso] della gente fra la quale si stabiliva, né delle conseguenze che il loro esempio avrebbe potuto avere sulla sua famiglia; tuttavia restò personalmente integro e si affliggeva per la loro perversità (2 Pt 2:8)”.

Che la famiglia fosse rimasta influenzata più di lui si può dedurre dal fatto che i generi (probabilmente non giudei) non lo presero sul serio e preferirono restare a Sodoma; la moglie “si guardò indietro” ovvero voleva tornare in quell’ambiente, alle cose che possedeva; le figlie lo ubriacarono volutamente per poter procreare.

Il desiderio egoistico di guadagno, l’attaccamento al denaro e alle sue ricchezze furono i motivi per cui non riusciva a decidersi ad uscire da Sodoma. Furono gli angeli a prenderlo per mano e a trascinarlo (Gen 19:16). Persino mentre veniva condotto via da Sodoma sulle alture per essere salvato, si lamentò e pregò per poter restare a Soar, una piccola città alla periferia di Sodoma, e gli fu concesso. Anche questa fu un’altra decisione di compromesso sbagliata, perché poi ebbe paura di restare lì temendo che gli avrebbero dato la colpa del fuoco dal cielo. Per questo si stabilì in una grotta e fu peggio ancora, perché lì, isolato da tutti, le figlie lo ubriacarono pur di poter procreare.

“Ma Lot sapeva che erano angeli?” La Bibbia non dice espressamente se Lot sapesse con certezza o meno che i due ospiti erano angeli. In ogni caso l’avrebbe potuto capire facilmente dalla cecità che procurarono ai perversi fuori dalla casa e da quanto accadde dopo. Vi sono due tipi di rapporti che gli angeli di Dio manifestarono con Abramo prima e con Lot dopo: nel primo, Abramo era considerato ad un livello più elevato ed era consapevole di parlare ad angeli di Dio (ad incontrare Abramo erano in tre, e sul terzo, molto potente, ci sarebbe molto da dire), i  quali avevano per lui maggiore considerazione; nel secondo (con Lot) erano in due e prevale di più l’aspetto umano. Vi sono altri approfondimenti sorprendenti sulla vita e il comportamento discutibile di Lot. Ma penso che ci possiamo fermare qui.

CONCLUSIONE: Non credo sia da evidenziare la personalità e l’esempio di Lot, quanto invece la giustizia di Dio ovvero il fatto che Dio considerasse “giusto” Lot, lo “giustificasse”,  a prescindere dal resto. Che Lot sia stato salvato più per fede o più per l’amore che Dio aveva verso Abramo, non lo possiamo sapere con sicurezza, certamente non fu per le sue opere.

R.R. (prima pubblicazione 2021)

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