Strada sterrata nella vallata

Giobbe 1:6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro. 7 Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa». 8 Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male». 9 Satana rispose al SIGNORE: «È forse per nulla che Giobbe teme Dio? 10 Non l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. 11 Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia». 12 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona». E Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE.

In un momento di scoraggiamento, ho aperto la Parola di Dio e il Signore mi ha messo davanti questi versi del Libro di Giobbe. Sebbene li abbia letti più volte nel corso della mia vita, c’è sempre qualcosa che sfugge e che poi Dio rivela in un particolare momento, quando Lui decide di farlo. Sappiamo che il Signore è onnisciente e da questa conoscenza, se prendiamo in esame i passi che ho preso in considerazione, possiamo notare diverse cose interessanti.

Innanzitutto, il nemico delle anime nostre non fa altro che accusarci davanti al Signore in ogni occasione. Qualsiasi cosa facciamo, in bene per Dio o nel peccato davanti ai Suoi occhi, Satana è pronto a dire la sua su di noi. L’odio che questo angelo caduto ha nei nostri confronti è molto profondo, e in realtà non ne conosciamo con esattezza l’origine, forse un giorno lo sapremo oppure no, fatto sta che questo essere non smetterà mai di farci la guerra finché saremo sulla Terra.

Un’altra cosa interessante da notare è che il Signore, Dio Onnipotente ed Eterno, ha il controllo di tutto. Dico ciò perché se osserviamo dalla Scrittura come sono iniziate le vicissitudini di Giobbe, possiamo notare un fatto importante. Dio sapeva che, tra i giusti che all’epoca facevano la Sua volontà e che abitavano la Terra, Giobbe era colui che era tenuto sotto stretta sorveglianza da Satana. Il Signore sapeva esattamente cosa avrebbe detto il nemico per accusare Giobbe, Lui sapeva cosa sarebbe successo e lo ha permesso nella Sua infinita sapienza.

Quando nel verso 3 del capitolo 2 leggiamo “egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu mi abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo”, davvero pensiamo che il Signore possa agire secondo le indicazioni del nemico per affliggere i giusti? È assolutamente falso, se qualcuno leggendo quel verso possa pensare una cosa del genere.

Adesso proviamo a riflettere sulle domande che il Signore pone al nemico.

Prima domanda: Da dove vieni?

Secondo voi, il Signore non sapeva da dove venisse il diavolo? Il Signore che riempie il cielo e la terra, non conosceva in quella circostanza i movimenti di ogni singola creatura nell’universo da Lui creato? È impossibile.

Seconda domanda: Hai notato il mio servo Giobbe?

L’Eterno degli eserciti, l’Iddio creatore e sommamente eccelso che ha TUTTI nel palmo della Sua mano, non sapeva forse che Satana aveva già complottato contro Giobbe per annientarlo, per giunta pensando di usarsi di Lui per farlo?

In tutta quella situazione descritta nei versi dei capitoli uno e due, viene fuori una certezza che ogni credente deve avere riguardo al diavolo: ha sicuramente un certo potere e una certa conoscenza di tutti noi, ma grazie a Dio è molto più limitato di quanto pensiamo! Ed è veramente assurdo che abbia pensato, nel caso di Giobbe, di poterla avere vinta.

Da ciò possiamo dedurre che, al tempo della sua ribellione, quando era alla presenza di Dio e stava organizzando il colpo di stato, aveva completamente ignorato la preconoscenza che il Signore ha di tutto il creato, lui compreso. Aveva scelto di inorgoglirsi rifiutando l’amore del Suo Creatore, e la stessa cosa ha fatto l’uomo nel giardino di Eden. L’uomo peccatore ha caratteristiche molto simili alla natura diabolica del nemico, ricordiamolo sempre!

Nella Sua Parola il Signore ci presenta delle situazioni utili alla nostra formazione cristiana. La storia di Giobbe ci offre numerosi spunti e benché per molti possa sembrare un racconto fantasioso con un lieto fine, il Signore vuole farci capire che quelle circostanze possono capitare anche a noi in qualsiasi momento della nostra vita. Non verremo mai tentati al di là delle nostre forze e non sappiamo con esattezza fin dove possano spingersi queste forze umane e spirituali, soltanto il Signore lo sa e quindi non temiamo!

Un’ultima considerazione da fare, e che a mio parere è molto importante, è che il Signore nel suo infinito amore non ci lascia in balìa del nemico ma ci fornisce sempre un aiuto sicuro e una via d’uscita, anche se a volte questo tunnel infernale sembra infinito. Nel caso di Giobbe, alla fine la sua fede lo porta a trionfare perché quelle prove da lui vissute lo hanno rafforzato e modellato secondo il volere di Dio per la sua vita.

Dio ci benedica tutti.

V.D.S.

 

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