"I sacerdoti lavorarono alle riparazioni al di sopra della porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla propria casa.  Dopo di loro Sadoc, figlio d'Immer, lavorò di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorò Semaia, figlio di Secania, guardiano della porta orientale. Dopo di lui Anania, figlio di Selemia, e Canun, sesto figlio di Salaf, restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullam, figlio di Berechia, lavorò di fronte alla sua camera." (Neemia 3:28-30)

Parliamo di restaurazione. Sappiamo che Neemia aveva intrapreso l’arduo progetto di ricostruire le mura di Gerusalemme che erano in rovina (Neemia 1:3). E allora, pietra su pietra, si ricominciò a costruire. Da notare la frase che viene ripetuta più volte “dopo di lui, dopo di loro”, come ad indicare la collaborazione reciproca in questo progetto, lavorare insieme per un progetto comune. E “ciascuno di fronte alla loro casa”, non lontano, ma davanti ai loro occhi e tutti assieme ciascuno per la sua parte “restaurarono una parte delle mura”.

Questo brano mi fa pensare al ruolo che abbiamo nell’opera di Dio. Possiamo frequentare la chiesa… ma collaboriamo nell’opera? Siamo pronti a lavorare per Dio? Aiutiamo gli altri fratelli? Facciamo sentire al mondo l’amore di Dio? Molto spesso siamo spiritualmente circondati da persone che hanno bisogno di ricostruire la loro vita, magari provate, magari ignari di quanto siano importanti per il Signore. Il mondo intero è in rovina..

Oggi il Signore ti chiama alla ricostruzione, al lavoro per l’opera, al servizio degli altri, con gli altri.

“La messe è grande, ma pochi sono gli operai” (Matteo 9:37)

Se ti guardi intorno a partire dalla tua chiesa, sicuramente c'è un campo in cui puoi dare il tuo contributo. Se ti guardi intorno, nel mondo, sicuramente troverai anime bisognose del Signore.. ma tu vuoi essere un operaio di Dio?

Katia Mallaci (prima pubblicazione 2009)