“Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù” (Romani 8:1)
Padre mio, Tu ogni giorno mi dici di non temere e di avere fede in Te, perché tu mi ami, e sei buono e non cambi mai. Eppure il mio cuore è pieno di paura, una paura che fa da sottofondo a tutto, che mi toglie il fiato e la pace.
Il più delle volte non la comprendo questa paura, così mi rivolgo a Te, cerco tra le Tue parole. Tu mi dici che ho paura perché non sono perfetta nell’amore (1Giovanni 4:18), che non ho ancora capito che cosa significa l’amore, non ho ancora capito chi sei Tu. Mi dici che se ho paura è perché temo un castigo, un Tuo castigo: se non sono abbastanza brava Tu mi respingerai, come siamo soliti fare quaggiù, talvolta, dolorosamente, perfino con i nostri figli. Ma quanto brava devo essere per esserlo abbastanza?
No, Tu non mi faresti questa domanda. Tu mi dici di tornare a Te, di chiedere a Te ogni cosa, di chiamarti a intervenire in ogni mia opera. Non è questione di “abbastanza” per Te, ma è questione di “insieme”, è questione di amore.
L’amore perfetto caccia via la paura, perché non si teme più il castigo. Perché per Te sono più preziosa di ogni mio errore, colpa o difetto, perché il Tuo amore è talmente alto che non posso comprenderlo. Tu non mi condanni Padre mio, e non solo non mi condanni, ma metti a tacere chiunque voglia condannarmi (Isaia 54:11-17; Giovanni 8: 3-11).
Faccio fatica a credere fino in fondo al cuore che davvero vado bene così come sono, e che seppure mi chiedi di crescere, sei Tu che mi guidi e mi sostieni in ogni passo, non è un compito che mi affidi per poi lasciarmi da sola a occuparmene e giudicarmi.
Ti prego, concedimi di comprendere di più del Tuo amore per me, nel nome di Gesù.
F. M.