disegno del primo cavaliere dell'Apocalisse

(Prosegue da CHE SUCCEDERA’ ADESSO SECONDO LE SCRITTURE? - 299 ut ) 

Collocare il nostro tempo terreno all’interno delle profezie in genere, ed in quelle bibliche in particolare, sappiamo dagli studi che abbiamo fatto insieme che è molto difficile. La tendenza, come abbiamo visto è sempre quella di esagerare su due fronti: o nella superficialità (è sempre stato così, andrà tutto bene per chissà quante migliaia d’anni ancora), oppure nel catastrofismo (tutto precipita, aiuto è la fine). Vediamo se sarà possibile collocare i nostri tempi vicino a qualche indicazione dell’Apocalisse, con l’aiuto del Signore.

Adesso siamo nel febbraio del 2022 (lo dico perché gli eventi procedono veloci e più avanti potrebbero essere diversi) e forse per il nostro intento ci può essere utile questa frase:

IL PASSO PRESCELTO

Apocalisse 6:1 Poi vidi quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: «Vieni». 2 Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.

INQUADRAMENTO DEL PASSO

I sigilli (o suggelli) erano un segno di appartenenza, una specie di chiusura sigillata con un marchio, con sopra il nome di chi possedeva l’atto importante. In questo caso l’atto, il libro sigillato, racchiude tutto il creato e il suo destino, ed il proprietario e Dio stesso.

Questi sigilli potevano esser aperti solo dal proprietario o da qualche persona di provata dignità e fedeltà al proprietario. In questo caso il simbolo dell’Agnello immolato ma in piedi e vivo come “il leone di Giuda” simboleggia il Cristo, unico degno di aprire il libro del destino dell’uomo e del creato.

PERCHÉ APRIRE I SIGILLI È COSI’ IMPORTANTE, COME UNA GRANDE FESTA, ANCHE SE MOSTRERÀ I GIUDIZI CHE VERRANNO?

Da come capisco io, il destino finale del creato era già scritto nel libro; dunque tutti quegli eventi sarebbero accaduti comunque, solo chesarebbe stato sconosciuto a tutti. Che si fosse trovato uno degno di aprirli significa che questo, aprendolo, poteva poi rivelarlo agli uomini. L’uomo poteva così rendersi conto di come l’Eterno aveva stabilito di agire, quindi l’uomo poteva prepararsi e convertirsi per non essere distrutto dai giudizi che, comunque, sarebbero arrivati. Questo è il motivo della gioia: che l’uomo poteva apprendere della distruzione futura e salvarsi per i meriti del Cristo.

Tutti i sigilli sembrano essere un po’ il riassunto di tutti i fatti che accadranno nel periodo di tribolazione, spiegata poi nel dettaglio nello stesso libro (trombe, coppe, piaghe.. giudizio finale, terra nuova cieli nuovi).

CHI RAPPRESENTA QUESTO PRIMO CAVALLO E CAVALIERE? (1) 

 APERTURA DEL PRIMO SIGILLO

Ap 6:2 Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.

Facciamo subito una grande attenzione perché non tutto è come sembra. Chi è questo cavaliere sul cavallo bianco che si presenta all’inizio del periodo detto di tribolazione?

Diciamolo subito: non è Gesù vincitore (2), come pensavano i primi commentatori; la maggior parte degli esegeti moderni ritiene trattarsi dell’Anticristo, al quale, essendo già stata rapita la Chiesa, ed essendo stato ritirato lo Spirito Santo dalla terra (3), “sarà dato” di apparire come vincitore/conquistatore del mondo.

Sembra comunque che tutti i primi quattro sigilli siano rappresentativi dell’attività dell’Anticristo (S.Negri).

Questo cavaliere del primo sigillo «alcuni studiosi ritengono debba essere il Cristo […] ma la cronologia è sbagliata, perché il Cristo ritornerà sulla terra da vincitore non prima, bensì dopo la tribolazione. […]  Il conquistatore nominato qui è il futuro governatore del mondo, che qualche volta viene chiamato Anticristo, anche se l’Apocalisse non usa questo appellativo. Egli coincide probabilmente con il “capo che verrà” menzionato in Da 9:26. Questo governatore ha un arco senza frecce e qs sta a significare che stabilirà il suo potere senza bisogno di guerre. Il futuro governo mondiale inizierà con un periodo di pace, ma sarà presto seguito da un periodo di distruzione (1 Tess 5:3). In generale i sigilli, le trombe e le coppe dell’ira divina segnalano i terribili giudizi di Dio sul mondo alla fine dell’era presente che si concluderà con la seconda venuta di Cristo.» (Walvoord)

«E’ più verosimile che il cavaliere sul cavallo bianco del primo sigillo, sia uno scimmiottamento di Gesù Cristo, vero vincitore finale» (Distort) 

«Altra decisiva obiezione [all’interpretazione di questo personaggio come Gesù - ndr] è l’utilizzo continuo dell’espressione “gli fu dato” che di solito, nell’Apocalisse, si riferisce alla “concessione divina assicurata alle forze del male che consente loro di portare avanti l’opera nefasta (G.Caird)” vedi l’impiego di qs espressione in rapporto agli abitanti dell’abisso (9;1, 3, 5), con la bestia che sale dal mare (13:5, 7) e col falso profeta (13:14, 15)» (Mounce)

Considerazione importante:

Già Ireneo nel tardo II secolo pare che identificasse il cavaliere del primo sigillo con Gesù. Nelle note dell’Apocalisse delle Ed Paoline ed altri studiosi qs cavaliere viene identificato con il popolo dei Parti, abili arcieri; vittoriosi sui Romani. Sappiamo che vi è un tipo di interpretazione storica intorno ai tempi di Giovanni che ha una sua coerenza, tuttavia questa non dovrebbe escludere l'altra di natura escatologica. Non mi permetto di fare critiche alle interpretazioni di chi si accanisce a voler vedere il Cristo in qs cavaliere; anzi vorrei proprio mettere l'accento su questa diversità che ancora oggi divide qualche chiesa. Ritengo che qs fatto sia indicativo della realtà prossima:  quando l’anticristo si presenterà, non è forse vero che molti non lo riconosceranno come tale? Se è vera l’interpretazione secondo cui persino gli Ebrei, all’inizio, non lo riconosceranno fisicamente, non è logico che la prefigurazione di questo personaggio sia ancora oggi poco riconosciuta?  Lo scopo dell’ingannatore è appunto ingannare. Sorprenderebbe il contrario, cioè l’anticristo con il cartello “Bestia di Satana” appeso al collo. Rientra nel disegno di Dio, abbiamo visto, l’uso di parabole di visioni di simboli,[3] del dire e non dire, affinché chi deve capire capisca (cioè chi cerca davvero il Signore con cuore puro) e non capiscano gli altri. E d'altro canto rientra nel personaggio di Satana ingannare e trasformarsi facendosi passare per il Salvatore. Molti infatti potrebbero vedere in qs capo forte dedito alla pace l'uomo giusto il salvatore della terra. Così se il Risorto ha mostrato a Giovanni un cavaliere simil-Gesù ma che non era Gesù, credo ci sia un motivo importante per tutti noi: al suo primo arrivo l’Anticristo non sarà facilmente riconoscibile; non solo, ma assumerà l’aspetto di un prode e potente cavaliere che porterà la pace nel mondo. Praticamente quasi tutti gli crederanno; per questo noi dobbiamo vigilare attentamente per Non essere confusi come gli altri.

(continua)



 

 

(1) Pagina tratta dal libro gratuito di Renzo Ronca  "22- Apocalisse - volume completo - rivelazioni di Gesu’ risorto all’apostolo Giovanni” in https://www.ilritorno.it/images/documenti/libri/apoc-vol-unico-gr.pdf 

(2) La seconda venuta di Gesù Cristo verrà descritta più avanti: Ap. 19:11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. 12 I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. 13 Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. 14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. 16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.

(3) In uno dei nostri brevi scritti di una decina d’anni fa ci chiedemmo quando saremmo arrivato l’Anticristo e cosa lo trattenesse (vedi in nostro L'ANTICRISTO, QUANDO?) avevamo letto 2 Tess 2: 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. Nella nota specificavamo che “Il termine biblico che traduciamo con "ciò che lo trattiene" è "katechon", che nessuno sa con esattezza chi  o cosa indichi; anche se a quel tempo i discepoli evidentemente lo sapevano bene. Tra le varie ipotesi degli studiosi trovate (per es. nel testo "Apocalisse" di M. Distort vengono elencati l'impero romano, la Chiesa, Dio nella Persona dello Spirito Santo, la proclamazione del Vangelo a tutte le genti, l'imperatore cristiano, il Sacro Romano Impero, il papato, l'arcangelo Michele)  noi riteniamo che possa identificarsi con lo Spirito Santo, necessario per proteggere la Chiesa fino al suo rapimento, ma che poi verrà in gran parte ritirato”.

 

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