parte del Colosseo e nel cielo due jet

(prosegue da NEL LIBRO DELL’APOCALISSE DOVE SIAMO ORA? - 300 ut )

Ascoltiamo tutti le notizie della guerra in Ucraina con grande pena per i più deboli, di qualsiasi parte essi siano. Mentre preghiamo perché il Signore abbia cura di quelle anime, pensavo alle profezie bibliche. Due cose: un pensiero “stabilizzante”, ed una ipotesi escatologica secondo le profezie di Apocalisse.

1) Il pensiero stabilizzante è quello che ha detto Gesù:

Luca 21:9 Quando sentirete parlare di guerre e di sommosse, non siate spaventati; perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito.

Matteo 24:6 Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.

E questo, seppure nel dispiacere per chi è coinvolto, “ferma” per un attimo come in una foto il nostro tempo di adesso (non del prossimo futuro). In un certo senso le parole di Gesù diminuiscono il “catastrofismo emozionale” e quello causato dalle propagande mediatiche, perché è come se il cristiano vedesse lo svolgersi ordinato e concreto del programma di Dio, che prima era solo ipotizzato. Come se dicesse "tranquilli, tutto questo doveva accadere ma non è la fine".  Il nostro Dio è l’unico ad avere il potere vero, e distribuirà gli eventi in forma graduale, così come aveva predetto.

2) L’ipotesi che invece si affaccia nella prospettiva escatologica (cioè che riguarda il destino ultimo dell’uomo) è da configurare come abbiamo visto, nel prossimo arrivo dell’Anticristo. Infatti dicemmo:

--------------- Ap 13:1 Poi vidi salire dal mare…   Il mare rappresenta il caos dei popoli, la tumultuosità delle nazioni come già rivelerà l’Apocalisse stessa (Ap 17:15 Le acque che hai viste…. sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue)Da tutti questi governi sempre in agitazione, dopo situazioni di incertezza ed instabilità abilmente e lungamente preparate, uscirà questo astuto leader mondiale che sembrerà inizialmente in grado di risolvere tutto.

 Ap 13:1 …una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi.   «E’ il messia di Satana, colui che riceve il trono e la potenza del diavolo per operare nel mondo materiale all’instaurazione del regno di Satana sulla terra. […] ..le bestie rappresentano sempre un regno e il re che lo governa. Quindi coerentemente con questa costante, la bestia di Apocalisse 13 non può che rappresentare un uomo e il territorio su cui esercita il suoi dominio.»

Senza addentrarci per ora in approfondimenti storico-teologici troppo impegnativi, possiamo dire in senso generale che rappresenta “IL RINATO IMPERO ROMANO” (Walvoord), ovvero una grande coalizione di dieci potenze mondiali simili al regno di Roma, capeggiate da questo carismatico capo sostenuto da Satana. (da APOCALISSE (volume unico) 26-1-22 – Anticristo - pag. 182)  --------------

Sullo sfondo  di questa di questa interpretazione della profezia in Apocalisse, condivisibile in linea di massima, ascoltavo ieri nel programma “Mezz’ora in più/Il mondo che verrà” uno degli ospiti, il Presidente del Comitato militare dell'Unione europea, generale Claudio Graziano, il quale ha fatto un quadro militare molto interessante della nostra situazione. Se ho capito bene (ma posso sbagliare), pare che entro il 31 marzo prossimo si debba votare l’assetto di questa UNIONE EUROPEA, che affiancherebbe la NATO in materia militare, e che una volta formata, sarebbe meno vincolata e potrebbe agire dunque con maggiore autonomia. Inoltre i vari commenti di molti esperti politici e di alcuni capi di governo, preoccupati dopo i fatti dell’Ucraina per un eventuale conflitto più esteso verso cui non sarebbero pronti, sembrano effettivamente voler formare una Europa più significativa da un punto di vista di potenza militare; una vera e propria potenza militare europea mista, come da tempo dice il presidente della Francia. Pare che in questi giorni la Germania stessa per la prima volta dopo la 2 guerra mondiale, abbia deciso di stanziare molti fondi per ricostituire il suo esercito. Ecco, queste ed altre notizie sparse, nell’ipotesi che siano vere, fanno pensare in effetti ad un prossimo “impero romano”, ovvero a una coalizione di nazioni che occuperebbero grossomodo la massima estensione dell’impero romano al tempo dell’Apocalisse. Questo concorderebbe con le profezie e merita di essere osservato con attenzione, perché se così fosse si realizzerebbe in breve tempo. Per ora prendiamolo come una possibilità da tenere a mente.

 

 (continua in SULLO SFONDO DELLE PROFEZIE BIBLICHE - PENSIERI ED IPOTESI – 3-3-22 - in aggiornamento frequente - 302 ut )

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