tavoli per la festa vuoti

Soffrire per chi, per che cosa?

Il tempo è poco, la vita corre.

Perché versare lacrime, corrugare la fronte, sentire la tristezza?

 

Il dolore è inutile, il dolore non mi piace.

Lo sfuggo con tutte le anestesie che trovo.

E chi soffre stia lontano da me.

La vita è già così breve fratello, così breve che non posso lasciarmi impietosire.

 

Non turbare la mia pace, ho fatto tanto per non sentire e per dimenticare.

Io voglio divertirmi, stare sereno, non costringermi a guardare questo vuoto

questo buio, questo deserto.

Perché se lo guardo devo dirmi che da solo non posso,

non posso tollerare la vita e nemmeno la morte.

Da solo non ho la forza di inventarmi neppure un motivo per alzarmi e camminare.

Da solo sono perso e non so dove, né da quando.

 

Aiutami mio Dio,

Tu che nel dolore hai sparso la Tua Grazia, e che apri una via dove non è possibile.

 

Ho voluto schivare sofferenze e responsabilità, coprirmi gli occhi, disprezzare le lacrime altrui.

Ho percorso solo le strade in discesa, e sono arrivato così in basso, mio Dio.

Ho voluto soltanto stare comodo e oggi non so più reggermi in piedi.

 

Aiutami mio Dio, non è la sofferenza che temo, ma la Tua assenza.

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